mercoledì 15 dicembre 2010

Differenziamoci.


di Frank Basetta
Si susseguono lungo le nostre arterie principali viarie, branchi di articolati con doppio rimorchio, dagli odori nauseabondi che portano con se chissà quali favori politici, oltre che a tonnellate di rifiuti. Vi domanderete la “differenza” tra le due in cosa consiste, ma ovviamente non troveremo risposta. Ma tralasciando il dibattito politico e i rumors pre-elettorali che fanno della nostra amata Catanzaro la nuova York del Meridione, ci concentriamo su un problema diverso. Non ci stancheremo mai di sostenere che ci deve essere un progresso sociale e civico da parte di tutti noi, a prescindere da chi ci governa, in quanto siamo noi i veri Catanzaresi, non chi siede a Palazzo Nobili. Spesso la domanda che ci scoraggia dal mettere in atto un po’ di “galanteria” è quella tipica del “Ma io cosa ci guadagno a fare ciò?”. Una volta usciti da questo tunnel ne vedremo che è solo grazie a noi se Catanzaro potrà scalare determinati scalini delle classifiche ambientali e sociali e portarla a distaccarsi dalla melma che avvolge ogni città meridionale.
Riconoscendo, indistintamente dal colore politico, determinate scelte positive che riguardano il nostro territorio comunale e dell’hinterland, possiamo essere a favore della dotazione da parte dell’ AMC di diversi autobus a metano. Ciò farà si che ci saranno svariate tonnellate di emissione di anidride carbonica in meno nell’atmosfera ogni anno. Il secondo fattore importante è quello che avremo un distributore di metano per autoveicoli che porterà indubbiamente benefici all’economia cittadina (basti pensare che oggi per fare un pieno di metano una macchina deve arrivare a Montalto Uffugo, nel cosentino). Ciò significa intensificare i traffici economici, probabilmente oggi molti arrivano a farsi un giro ai centri commerciali del cosentino così con la scusa fanno un pieno di metano. Ma perché non riusciamo a convertirci ad una politica ambientale seria, ad una green revolution? Se si continua a dare slogan del tipo “Compra questa macchina perché ha emissioni di CO2 inferiori ai 140g/km e quindi inquini meno l’ambiente” il comune cittadino risponderà probabilmente con un bel “Esticazzi?”. Se invece lo slogan diventa “Compra questa macchina perché riesci a fare con un litro 25 chilometri, se inveci compri macchine che hanno emissioni di CO2 superiori ne fai di meno, quindi sei imbecille a spendere di più?” , le cose cambiano e di parecchio perché ci sentiamo colpiti nell’animo, o per meglio dire nel portafogli! Per questo motivo che, come spesso facciamo, proponiamo un consiglio, nella speranza che questo blog sia letto da persone che hanno veramente voglia di cambiare, e perché no, da politici catanzaresi che per sbaglio sono finiti in un blog che non volevano visitare: Creiamo dei centri di raccolta differenziata circoscrizionali. Vado a spiegarmi meglio: Se con le buone non serve, ora puntiamo al portafogli e vedi come serve! Siano istituite delle aree, gestite da persone disoccupate incaricate a ricevere da parte del comune cittadino i vari rifiuti riciclicabili, quindi lattine, bottiglie di vetro e di plastica, giornali ecc ecc. Questi rifiuti giornalmente vengono portati in dei centri appositi di raccolta differenziata che a loro volta saranno in grado di rivenderli al mercato del riciclo e alle varie ditte interessate in cambio ovviamente di denaro che andrà a finire nelle casse comunali. Cosa ne conviene il cittadino comune? Semplice. Essendo gestito dalle circoscrizioni (quindi finalmente diamo un compito a quest’ente inutile) esse sanno gli stati di famiglia di quella determinata parte del territorio comunale. Ogni volta che si portano i rifiuti, si pesano e si inserisce che “Mario Rossi ha portato in tale data 1200 grammi di carta, 700 di lattine” ecc ecc. A fine semestre quando arrivano le tasse dei rifiuti alle famiglie, il centro differenziato venderà al mercato il proprio prodotto. In questo prodotto ci saranno anche i rifiuti di Mario Rossi ben quantificati e così quando arriverà il bollettino ci sarà l’importo da pagare in base ai metri quadri al quale verranno sottratti i rifiuti che Mario Rossi ha differenziato per il Comune. Alla fine si tratterà, se Mario Rossi avrà fatto il bravo, di pochissime decine di euro ma alla fine Mario Rossi capirà che è diventato imprenditore di se stesso…

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