martedì 30 novembre 2010

Turismo si, ma come?

di Frank Basetta


Viviamo in un’epoca in cui qualsiasi essere dotato di capacità di leggere e scrivere si può permettere di dire la propria in merito a qualunque situazione, dove in televisione nelle didascalie sotto il nome e il cognome di un personaggio di turno che parla troviamo la scritta “Opinionista”, al pari della scritta “Architetto” , “Dottore” o “Ingegnere”, come se il titolo sottostante sia stato sudato. E quindi, per questa motivazione, chi non ci induce a noi del Gatto Quotidiano dall’avanzare proposte concrete e mirate ad un territorio?
Così, parte la nostra proposta che intende mirare ad una collaborazione tra Comune di Catanzaro, Provincia di Catanzaro, Regione Calabria e Ministero della Pubblica Istruzione, ovvero la creazione di un corso di studi da integrare nel nostro ateneo che miri alla formazione di persone al fine di perfezionare le proprie conoscenze pratiche rivolte al territorio. In poche parole, che permetta ad un ragazzo che esca da un istituto alberghiero di approfondire le tematiche riguardanti la gestione di una struttura alberghiero-ricettiva sia essa in montagna o al mare o in collina o in pianura tramite esami pertinenti all’estimo, all’analisi territoriale, alla geografia, al marketing, al design, all’arredamento e così via. Lo stesso corso di laurea che miri al perfezionamento pratico dei forestali tramite lo studio pratico della botanica, della biologia vegetale ed animale, della gestione delle risorse rurali con metodi statici di perfezionamento strutturale. Stesso ragionamento lo voglio applicare, e qui non me ne vogliano i partiti politici, alla creazione di figure professionali atte a diventare sindaci tramite lo studio e l’analisi del territorio, della storia della politica territoriale, dell’urbanistica, dell’arredo urbano, della geologia, della sociologia territoriale. In pratica istituire una Facoltà dell’Utile in cui ogni persona può andare e finalmente approfondire in modo pratico tutto quanto sia di proprio interesse ed in questo l’università non verrà vista più come un dispensario teorico e massacrante dove il più delle attività è teorico (comprese le esercitazioni), ma dove l’università diventi luogo pratico con laboratori pratici, lezioni pratiche e così via. Questa proposta mira ad attirare non solo persone presenti nel territorio regionale ma anche provenienti da fuori regione sia perché la novità di un corso pratico indurrà molti giovani diplomati da fuori a capire come meglio rapportarsi al proprio futuro e sia perché al giorno d’oggi avere una laurea vuol dire avanzare di livello all’interno delle aziende (dato riscontrabile dall’afflusso di impiegati delle aziende ospedaliere o di enti pubblici più in generale alle scuole serali tecniche). Quindi ci saranno persone che verranno per amor proprio in nome della conoscenza e persone che verranno per amor proprio in nome del dio denaro, ma che ad ogni modo avranno modo di imparare molte cose che di sicuro non avrebbero mai saputo..

mercoledì 24 novembre 2010

Aggiornamenti sul caso Elton John a Catanzaro


I cinque assidui lettori che con gran sprezzo del pericolo (di noia)seguono questo blog sanno già che il famoso concerto di Elton John a Catanzaro è stato cancellato sicuramente non a causa dello sciopero dei voli francesi. Sappiamo, infatti, che i voli previsti per l'Italia sono giunti tutti a destinazione, proprio il 23 settembre, data prevista per il concerto. Chi volesse può andare a rileggere il post precedente sempre su questo blog, scusandomi per l'autoreferenzialità, ma purtroppo la notizia non è stata riportata da nessun quotidiano cartaceo o on-lne che sia. A conferma parziale delle nostre supposizioni giunge la comunicazione diramata dal sito ufficiale del cantante inglese http://www.eltonjohn.com/news/article.jsp?ymd=20100923&contentid=14992472 che,cito testualmente, afferma "Elton is unwell". Niente paura, anche per me l'inglese è una lingua taboo, ma non fino al punto da non capire che quell "unwell" significa indisposto,insomma non stava bene. Nessun riferimento a qualsivoglia volo o cancellazioni, o scioperi degli aeroporti francesi. La scusa, pardon, la causa dei voli è stata aggiunta successivamente dai promoter italiani. Ma tant'è. Continuiamo nelle nostre supposizioni riportandoci al giorno precedente alla data del concerto, il 22 settembre. Quel giorno, infatti, il baronetto teneva un concerto in quel di Trani danvanti a quattromila spettatori.Lo spettacolo si concludeva intorno le 23.30 e immediatamente dopo, Elton John si recava a Bari per volare con un aereo privato nella sua amata Nizza. Ora, come diceva il simpatico Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea, anzi in questo caso le domande. La prima: perchè l'artista, sapendo di doversi esibire nemmeno ventiquattr'ore dopo in quel di Catanzaro, distante da Trani qualche ora di auto, decide di ritornare a Nizza? La seconda: se è vero che il volo di Elton John sia giunto a Nizza nella notte del 23 (quindi in pieno sciopero), perchè qualche ora più tardi gli è stato impedito di decollare nuovamente? Forse è uno sciopero "pilotato", in entrata funziona e in uscita no? Ma è ancora Trani ha fornirci altri elementi utili alla ricerca della nostra verità. Nei mesi antecedenti la realizzazione del concerto, quest'ultimo veniva dapprima confermato, poi cancellato e nuovamente confermato. Durante il periodo di incertezza, venivano inserite le date del 23 a Catanzaro e del 24 a Taormina. E sapete perchè il concerto di Trani era stato cancellato? Occorrevano degli ulteriori fondi che la Provincia e il Comune di Trani non hanno tardato a fornire. Circa sessanta mila euro, per un concerto a pagamento in cui circa 4000 biglietti sono stati venduti. Che fosse questa la vera motivazione? Che sia il modus operandi degli organizzatori nazionali a chiedere ulteriori fondi, minacciando la cancellazione dell'evento? Ricordiamo che il Politeama di Catanzaro, la sede dove avrebbe dovuto svolgersi il concerto, conta circa 900 posti e, nonostante il prevedibile aumento dei biglietti rispetto all'esibizione di Trani, ci chiediamo in proporzione a quanto ammontino questi fondi in più richiesti alle nostre amministrazioni. Se così fosse, bene hanno fatto i nostri rappresentanti locali a non cedere al ricatto, adottando una scelta impopolare si, ma che almeno ha salvato le casse cittadine.E' degli ultimi giorni, infatti, la notizia che la Commissione Europea ha chiesto 720 mila euro di rimborso al Comune di Napoli per aver usufruito dei fondi comunitari nell'organizzazione della Festa di Piedigrotta in cui c'è stata l'esibizione proprio di Elton John. Sostiene il commissario europeo per le politiche regionali che i fondi comunitari sono utilizzabili solo per manifestazioni strutturali (come può essere anche La Notte Piccante), e non per eventi one-spot, ossia isolati, sporadici. Se ricordate, il nostro Elton aveva immediatamente smentito che la sua esibizione rientrasse nella manifestazione "Notte Piccante", facendo inevitabilmente ricadere la stessa nella categoria "one-spot". Col senno di poi, almeno una cosa buona, anche se con grande fortuna, i nostri amministratori l'hanno beccata. Parliamo sempre da un punto di vista economico. Ma chi ci ripaga dell'ennesima figuraccia perpetrata a danno della città? E soprattutto chi ripaga gli acquirenti del biglietto che durante le procedure di rimborso si sono visti detrarre dieci euro(dicono sia rappresentato dal costo vivo!?) dall'intero costo sostenuto? A proposito, voci di corridoio affermano che i preziosi tagliandi il giorno del concerto siano stati deprezzati più del 50 %. Magnanimità, previsione del futuro o solamente voglia di arraffarsi gli ultimi soldi disponibili, sapendo già della cancellazione del concerto? Come sempre lascio a voi la risposta.

lunedì 15 novembre 2010

Ospedale qui, ospedale la.



di Frank Basetta

A Catanzaro è tempo di elezioni, ciò vuole dire maggiormente due cose: la prima è l’utilizzo di bitume indiscriminato per rifare una qualsivoglia arteria di comunicazione mentre la seconda coincide con il “Fatto e faremo a breve”. Sarà un caso che si ricominci a parlare di grandi opere a pochi mesi dalla fine di un mandato? A mio parere no. Il comune in mano ad un PD che in realtà non lo è mai stato, vogliate per l’UDC, vogliate per liste civiche che ora si sfracellano pur di inchinarsi a neo partiti nazionali, tira le somme su un mandato pressocchè difficile. Ma andiamo con ordine, cercando di risalire a quanto di visibile e mirabile ha fatto il comune: Effettivo recupero del centro storico: Ogni città, e maggiormente, ogni Capoluogo Regionale che si rispetti ha un centro storico che è un fiore all’occhiello. L’opera di Olivo a riguardo ha mirato nel rivestire di sampietrini le vie più antiche quali la Filanda; ha contribuito a riqualificare Villa Margherita, ha dato splendore ad una biblioteca che è motivo di svago, specialmente per piccoli bambini intrattenuti periodicamente dalla lettura di alcune favole; ha concesso contributi per il rifacimento di alcuni edifici prospicienti il corso principale che andavano a deteriorare lo stesso; ha dato il via al cosiddetto piano di mobilità urbana, un iter che quando sarà realizzato nella sua completezza farà cambiare veramente il volto annebbiato di un Capoluogo all’apparenza arretrato; sotto il suo mandato troviamo manifestazioni di rilievo nazionale, la notte piccante così come troviamo progetti ambiziosi, tesi, maggiormente a dare slancio ad un centro cittadino che piano piano stava perdendo pezzi. In definitiva ha dato molti segni tangibili e visibili. Ma ahimè come ogni moneta, se da una faccia troviamo la testa, dall’altra troviamo la croce. La croce in questa legislatura è spettata alla periferia, sia essa nord, sud, ovest o est, lasciata spesso in mano ad iniziative di privati che con le loro costruzioni hanno cercato di centralizzare un po’ l’attenzione su alcune aree. Così è successo per il Parco Commerciale “Le Fontane”, in questi giorni protagonista di una fiera enogastronomica, che situato in un territorio praticamente di passaggio in un quartiere praticamente dimenticato come quello di Barone, si è visto canalizzati verso se di diverse opere di urbanizzazione basilari che mancavano, quali il canale di raccolta acque prospiciente l’arteria stradale, così come un nuovo sistema di illuminazione e di interventi riguardanti l’assetto fognario. Altro tassello, probabilmente dimenticato, è quello riguardante la questione rom, forse perché potrebbe essere considerato un problema minoritario? Ma un grande dilemma occupa la questione “Nuovo Ospedale”. Proprio quando i giochi erano chiusi, il Beppe regionale ha praticamente sostituito il comune e la stessa provincia e si è proposto come interlocutore per riprendere il dialogo precedentemente abbandonato. Interessi sottostanti? Chi lo sa, è certo solo che in una settimana si è creato il fantaospedale, sembrava di giocare a Sim City o a qualsiasi gioco manageriale. Così tra i luoghi papabili sono risultati essere o l’area dove è attualmente ubicato l’ospedale Ciaccio, o una nuova area tra S.Maria e Lido oppure una struttura da ubicare nei pressi del policlinico universitario, quindi nel quartiere di Germaneto. Ogni soluzione è di per se accettabile per diverse ragioni: costruire un ospedale dove praticamente esiste già l’attuale permette al centro di non spopolarsi, ma ha contro di se il problema che se capiti nei giorni di traffico è probabile che la destinazione passi direttamente al cimitero; l’ubicazione in una nuova area ha il compito di defluire il traffico nel centro con il contro aspetto che non esistono attualmente delle arterie veloci che fanno giungere celermente ai quartieri suddetti da tutti i quartieri; ultima ipotesi: Germaneto. A mio parere sono più i contro che i pro in quanto si vanno a favorire lo spopolamento demografico a vantaggio dei comuni limitrofi, così come non va sottovalutato il fatto che tra una decina di anni l’area di Germaneto sarà praticamente satura , così come saranno sempre indispensabili collegamenti veloci, al momento inesistenti. D’altronde le scelte sembrano ricadere su quest’ultima soluzione in quanto o si costruisce li oppure addio finanziamenti e di conseguenza addio ospedale: Riuscirà il “Buon” Traversa a risolvere i tanti problemi che si stanno creando nel nostro Comune oppure dovremo accontentarci di un altro politico alla fine della propria vita politica, senza idee e senza voglia di migliorarsi? Appuntamento a Marzo 2011…