lunedì 31 ottobre 2011

La letterina al Sindaco

Caro Signor Sindaco Michele, sono un bambino di trentadue anni e, vista la tua gentilezza nel rispondere ai miei compagnelli di scuola piuttosto che a quegli antipatici di giornalisti, ne approfitto per scriverti anch’ io la mia letterina. A proposito: posso ancora chiamarti sindaco? Te lo chiedo perché ci sono dei cattivoni in giro che dicono che Tu non potresti esserlo, o almeno non mentre ti diverti con tutti quei pulsantini colorati alla Camera dei Deputati. Sai, io ti capisco perché capita anche a me. Vorrei fare i compiti mentre guardo la televisione o mentre gioco alla play, ma poi arriva la mamma, mi da due ceffoni e mi dice che le cose vanno fatte una per volta: "c’è il tempo per giocare e il tempo per studiare" mi urla. Anche il mio maestro tenta disperatamente di insegnarmi il rispetto per le regole, per le istituzioni, per la giustizia concludendo sempre le sue lezioni  di educazione civica con una frase “Dura lex, sed Lex”. Ma io non so il latino, e sinceramente non so cosa significhi tutto ciò. Ad ogni modo, non è questo che volevo dirti. Ti scrivo, infatti, per ringraziarti per le tante cose che hai fatto per tutti noi. Grazie per il trenino del mare che ora fai scorrazzare per le strade della città, è davvero un’idea straordinaria per noi bambini. Così, quando finiremo le scuole e saremo  finalmente disoccupati potremo divertirci  tutti insieme a bordo del trenino per le vie della città. Nel frattempo , sono i nostri genitori a doverti ringraziare, sai erano molto tristi per il fatto di dover stare a casa ( li sento confabulare tra loro di licenziamento, di cassa integrazione, ma non so cosa significano queste parole complicate), ma ora grazie al trenino sono ritornati ad essere felici, almeno cosi mi pare! Grazie anche per aver ripulito da tutte quelle schifezze la nostra cara pineta di Giovino, divertendoti a colorare prima di rosso e poi di nero le strade che la circondano. Certo, quando mi capita di cadere, giocando per strada, mi sbuccio le ginocchia per via dell’asfalto molto duro, ma tu hai promesso che quello è un materiale che rispetta l’ambiente ed io credo alla tua parola. Grazie anche per aver sistemato lo stadio di Catanzaro, noi bambini andiamo matti per il calcio. Dicono che hai speso tanti soldini per aggiustare i distinti, che è anche il settore dove mi portava il mio papà negli anni scorsi per vedere le partite dei giallorossi. Allora non è vero che i soldini al Comune non ci sono, dato che mi hanno detto che hai speso una cifra vicina ad un milione di euro ( con quanti zeri si scrive?). Su questo, un mio amichetto  mi prende sempre in giro dicendomi  che il suo capitano Del Piero gioca in uno stadio tutto nuovo, e che la sua scuadraehm, scusami, squadra del cuore ha speso venti milioni di euro.  Se devo dirti la verità, guardando le figurine dei due stadi un po’ di invidia mi viene, ma sono sicuro che Tu saprai sistemare tutto, sempre che rimani sindaco. Perché resti sindaco vero? Ho paura, infatti, che se vai via Tu, anche il Centro Storico della città tornerà ad essere grigio, e non colorato con le simpatiche puf-strisce com’ è ora! Anche qui, sempre i soliti cattivoni dicono che non potevi metterle, ma che colpa abbiamo noi se ci piace un mondo pieno di colori? Non sai che divertimento, poi, camminare sul Corso in compagnia di mamma e papà. Ogni giorno un’avventura diversa: Dobbiamo schivare le auto procedendo a zig zag, proprio come nei videogiochi, oppure inseguire i simpatici topolini di Ratatouille, che divertimento! E che allegria portano i clacson e i motori delle macchine, sembra di essere agli autoscontri delle giostre.  Per non parlare poi dell’aria che respiriamo, proprio ad altezza passeggino, così anche il mio fratellino più piccolo può divertirsi con i colori della sua copertina passando dal bianco al nero in un battibaleno! Ora devo salutarti, vado ad aiutare la mamma a fare la raccolta differenziata della nostra spazzatura, così come mi hanno insegnato a scuola. Si, lo so a cosa stai pensando, le ho detto anche io che è tutto inutile, che tanto poi il camioncino non passa e la spazzatura si accumula per strada creando quelle allegre montagnelle.  Che ci vuoi fare, la mamma è cocciuta, dice che lo fa per il nostro bene, per il nostro futuro. Ma che distratta che è la mia mamma, si dimentica sempre che ci sei Tu a pensare al nostro futuro, non è vero? Saluti da Andrea

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