mercoledì 24 novembre 2010

Aggiornamenti sul caso Elton John a Catanzaro


I cinque assidui lettori che con gran sprezzo del pericolo (di noia)seguono questo blog sanno già che il famoso concerto di Elton John a Catanzaro è stato cancellato sicuramente non a causa dello sciopero dei voli francesi. Sappiamo, infatti, che i voli previsti per l'Italia sono giunti tutti a destinazione, proprio il 23 settembre, data prevista per il concerto. Chi volesse può andare a rileggere il post precedente sempre su questo blog, scusandomi per l'autoreferenzialità, ma purtroppo la notizia non è stata riportata da nessun quotidiano cartaceo o on-lne che sia. A conferma parziale delle nostre supposizioni giunge la comunicazione diramata dal sito ufficiale del cantante inglese http://www.eltonjohn.com/news/article.jsp?ymd=20100923&contentid=14992472 che,cito testualmente, afferma "Elton is unwell". Niente paura, anche per me l'inglese è una lingua taboo, ma non fino al punto da non capire che quell "unwell" significa indisposto,insomma non stava bene. Nessun riferimento a qualsivoglia volo o cancellazioni, o scioperi degli aeroporti francesi. La scusa, pardon, la causa dei voli è stata aggiunta successivamente dai promoter italiani. Ma tant'è. Continuiamo nelle nostre supposizioni riportandoci al giorno precedente alla data del concerto, il 22 settembre. Quel giorno, infatti, il baronetto teneva un concerto in quel di Trani danvanti a quattromila spettatori.Lo spettacolo si concludeva intorno le 23.30 e immediatamente dopo, Elton John si recava a Bari per volare con un aereo privato nella sua amata Nizza. Ora, come diceva il simpatico Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea, anzi in questo caso le domande. La prima: perchè l'artista, sapendo di doversi esibire nemmeno ventiquattr'ore dopo in quel di Catanzaro, distante da Trani qualche ora di auto, decide di ritornare a Nizza? La seconda: se è vero che il volo di Elton John sia giunto a Nizza nella notte del 23 (quindi in pieno sciopero), perchè qualche ora più tardi gli è stato impedito di decollare nuovamente? Forse è uno sciopero "pilotato", in entrata funziona e in uscita no? Ma è ancora Trani ha fornirci altri elementi utili alla ricerca della nostra verità. Nei mesi antecedenti la realizzazione del concerto, quest'ultimo veniva dapprima confermato, poi cancellato e nuovamente confermato. Durante il periodo di incertezza, venivano inserite le date del 23 a Catanzaro e del 24 a Taormina. E sapete perchè il concerto di Trani era stato cancellato? Occorrevano degli ulteriori fondi che la Provincia e il Comune di Trani non hanno tardato a fornire. Circa sessanta mila euro, per un concerto a pagamento in cui circa 4000 biglietti sono stati venduti. Che fosse questa la vera motivazione? Che sia il modus operandi degli organizzatori nazionali a chiedere ulteriori fondi, minacciando la cancellazione dell'evento? Ricordiamo che il Politeama di Catanzaro, la sede dove avrebbe dovuto svolgersi il concerto, conta circa 900 posti e, nonostante il prevedibile aumento dei biglietti rispetto all'esibizione di Trani, ci chiediamo in proporzione a quanto ammontino questi fondi in più richiesti alle nostre amministrazioni. Se così fosse, bene hanno fatto i nostri rappresentanti locali a non cedere al ricatto, adottando una scelta impopolare si, ma che almeno ha salvato le casse cittadine.E' degli ultimi giorni, infatti, la notizia che la Commissione Europea ha chiesto 720 mila euro di rimborso al Comune di Napoli per aver usufruito dei fondi comunitari nell'organizzazione della Festa di Piedigrotta in cui c'è stata l'esibizione proprio di Elton John. Sostiene il commissario europeo per le politiche regionali che i fondi comunitari sono utilizzabili solo per manifestazioni strutturali (come può essere anche La Notte Piccante), e non per eventi one-spot, ossia isolati, sporadici. Se ricordate, il nostro Elton aveva immediatamente smentito che la sua esibizione rientrasse nella manifestazione "Notte Piccante", facendo inevitabilmente ricadere la stessa nella categoria "one-spot". Col senno di poi, almeno una cosa buona, anche se con grande fortuna, i nostri amministratori l'hanno beccata. Parliamo sempre da un punto di vista economico. Ma chi ci ripaga dell'ennesima figuraccia perpetrata a danno della città? E soprattutto chi ripaga gli acquirenti del biglietto che durante le procedure di rimborso si sono visti detrarre dieci euro(dicono sia rappresentato dal costo vivo!?) dall'intero costo sostenuto? A proposito, voci di corridoio affermano che i preziosi tagliandi il giorno del concerto siano stati deprezzati più del 50 %. Magnanimità, previsione del futuro o solamente voglia di arraffarsi gli ultimi soldi disponibili, sapendo già della cancellazione del concerto? Come sempre lascio a voi la risposta.

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