venerdì 19 ottobre 2012

La città delle mezze verità (seconda parte)

Continuiamo il racconto a puntate sulle mezze verità circolate nella città dei tre colli. Dunque, dove eravamo rimasti?

Costi della politica locale
Il tema è sulla bocca di tutti oramai, visti i continui scandali provenienti dai vari enti locali dello Stivale. Ma mentre tutti i media cavalcano l'onda dell'indignazione sulle cifre da capogiro che circolano nelle stanze dei bottoni, i soliti siti d'informazione locali garantiscono che i compensi percepiti dal sindaco e dai consiglieri cittadini sono così modici da non consentire nemmeno una gita fuori porta. Considerazione vera solo in parte, basata sulle parole e non sui fatti e con qualche immancabile omissione sulle cifre in questione e su alcuni fatti precedenti. Dimentichiamo, dunque, le cifre astronomiche riservate a parlamentari e consiglieri regionali, così come i rimborsi e i fondi di milioni di euro a vantaggio dei partiti regionali, e vediamo di capire a quanto ammontino questi benedetti compensi, lasciando giudicare sempre i cittadini e non il politico che li percepisce. Primo elemento interessante è il ritardo cronico del Comune di Catanzaro ad aggiornare il proprio sito nella sezione riservata alla trasparenza amministrativa. Il dato sulle indennità di carica, infatti, risale addirittura a febbraio del 2010 (Giunta Olivo) e prevedeva 4.734,00 € al mese per il Sindaco, 3.550,48 per il suo vice, 2.840,46 per ogni assessore e per il presidente del Consiglio Comunale. Ad ogni consigliere comunale, invece, spetta un gettone per ogni presenza di 38,52 euro (di cui parlerò meglio in seguito). Altro elemento certo è la riduzione di tutti questi importi del 30% ,imposto come sanzione dalla legge per aver sforato il patto di stabilità nel corso del 2011. Poi entriamo nel campo delle supposizioni, dovute alla mancata trasparenza sulle indennità. Quest'ultime, infatti, dovrebbero essere state ulteriormente ridotte del 7% da un decreto ministeriale del 2010 che ne determinava il decremento per l'anno 2011. Altra ipotesi riguarda l'eventuale riduzione dello stipendio del 50% imposta agli amministratori locali che svolgano lavoro dipendente senza essere in aspettativa. Non è dato sapere se questa riduzione abbia potuto comprendere qualche membro di Palazzo De Nobili poichè la stragrande maggioranza di essi (con qualche nobile eccezione, mai fare di tutta l'erba un fascio!) preferisce mandare comunicati in rete piuttosto che pubblicare la propria dichiarazione dei redditi. Infine, una domanda: perchè le retribuzioni dei dirigenti sono aggiornate a tutto il 2011, mentre quelle dei rappresentanti politici sono vecchi di due anni?
Fondi ai gruppi consiliari
Ci hanno detto con i soliti titoloni trionfalistici che il Sindaco Abramo ha deciso di non stanziare nemmeno un centesimo per i gruppi consiliari. Vero e direi anche scontato dato che il Comune ha sforato il patto di stabilità. Ma non vi hanno detto, però, che nell'anno precedente, durante la Giunta Traversa durata soli sette mesi, i diversi gruppi consiliari di maggioranza e opposizione hanno percepito in tutto una cifra molto vicina ai 110 mila euro. Solo Il Quotidiano della Calabria nel febbraio 2011 e questo blog un mese  prima (scusate per l'autocompiacimento)  ha riportato la notizia che ancora non ha ricevuto risposte sulla destinazione di quelle somme. Se la giunta Traversa fosse rimasta in piedi per 5 anni e se non fosse intervenuta la situazione drammatica dei conti, stando ai prelevamenti precedenti, la cifra destinata ai gruppi consiliari si sarebbe aggirata intorno ai 550 mila euro. Che ne dite, bastano per una gita fuori porta? Non è tutto. La decisione del Sindaco di non concedere somme ai gruppi consiliari, seppur volenterosa, da sola non basta. Cosa succederà, infatti, quando (si spera) il Comune rientrerà nel patto di stabilità? Saranno nuovamente stanziati i fondi? E quali saranno le cifre? Le domande lasciano il posto ad una considerazione del tutto personale. Se davvero si vuole dare un taglio ai costi della politica,  bisogna agire in un quadro normativo e non su interventi "una tantum" basati sugli annunci. Sottoponga, il Sindaco, un regolamento sui fondi destinati ai gruppi (art. 82 del regolamento consiliare), lo faccia approvare dalla sua Giunta e dal Consiglio per dare una risposta chiara, certa e trasparente alla città. Solo in quel caso si potrà parlare di problema risolto e sarò il primo a fargli i complimenti (forse!).
Commissioni consiliari e regolamenti inconsulti
Poco fa, avevo fatto cenno al gettone di presenza dovuto ai consiglieri comunali. Molti sono convinti che gli stessi siano dovuti solo ogni qualvolta il Consiglio si riunisce ( due o tre volte al mese in genere) ma non è così. Ad incrementare le presenze e, dunque, i gettoni dei consiglieri vi sono le Commissioni Permanenti (prima dodici, ora ridotte a dieci) a cui ogni rappresentante del Consiglio ha diritto di partecipare (almeno in due di queste). Permanenti significa che vengono convocate giornalmente, o che comunque si riuniscono frequentemente ed ogni presenza equivale ad un gettone. E' lo stesso regolamento consiliare a prevederlo, precisamente all'art. 35. Anche il regolamento presente in internet risente del tempo, in quanto non è stato aggiornato alle nuove disposizioni sulle composizioni numeriche delle commissioni permanenti, ma la sua vetustà ci suggerisce qualche spunto interessante. Allegato allo stesso, infatti, risulta un parere a firma della dirigente AA.GG. che esprime dubbi sulla formulazione dell'art. 13 del regolamento. L'articolo in questione riguarda la possibilità di partecipazione del Presidente del Consiglio Comunale o di un consigliere ad una commissione diversa da quella di cui sono componenti esercitando tutti i diritti tranne quella di voto. Su questo aspetto la dirigente esprime "forti perplessità giuridiche e operative" in quanto "non viene chiarito se tale partecipazione del consigliere ad una commissione diversa sia retribuita". Il dubbio se questa partecipazione è retribuita o meno non viene fugato, l'articolo in questione rimane pressochè identico, e suggerisce altri dubbi sull'intera questione della partecipazione alle commissioni. Se un consigliere comunale ricopre anche la carica di consigliere provinciale come riesce a partecipare alle commissioni permanenti di entrambi gli enti? E poi vuoi vedere che il Consiglio Comunale viene convocato spesso nel pomeriggio per non perdere il gettone di presenza nella commissione permanente svolta la mattina e magari tripicarlo con una seduta fiume che supera la mezzanotte e che quindi da diritto ad un altro gettone? Ovviamente sono solo domande, supposizioni, senza il riscontro di un dato certo. 
Dubbi che si ripropongono, tuttavia, anche per quanto riguarda le annunciate Consulte Comunali. Lasciando perdere per un attimo le loro composizioni e i nomi dei futuri partecipanti, in cui troviamo strane omonimie o candidati trombati alle scorse elezioni ( se la gente non li ha votati per quale motivo dovrebbero partecipare?), la questione che si pone è un'altra. Il regolamento delle otto consulte, approvato durante la giunta Traversa, nulla dice su un'eventuale retribuzione, gettone e/o rimborso spese che sia. Anzi, nelle norme transitorie prevede la facoltà all'interno delle consulte stesse di esprimere proprie norme di funzionamento da ratificare in seguito dalle commissioni consiliari. Ecco, io ne propongo uno per metterci a riparo da ogni dubbio: art.x la partecipazione alle consulte è da considerarsi totalmente gratuita, nulla si ritiene dovuto per eventuali rimborsi spese sostenute dai componenti.
To be continued

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