venerdì 16 luglio 2010

Quei lavori mai avviati al Parco Genziana



Era un’uggiosa giornata di Settembre dello scorso anno, quando il sindaco di Catanzaro in persona, Rosario Olivo, consegnava simbolicamente i lavori per la copertura del campo di bocce del Parco Genziana, nel popoloso quartiere di Mater Domini. Tante furono, allora, le dichiarazioni di viva soddisfazione da parte degli altri partecipanti al bagnato cerimoniale, dall’assessore ai lavori pubblici Antonio Tassoni, ai consiglieri Bernarndo Cirillo e Sergio Bruni, tutti uniti dalla condivisione di un progetto che sarebbe stato solo il primo passo verso la riqualificazione del noto Parco. Purtroppo, però, ad oggi di quest’opera non si vede manco l’ombra, quella stessa che avrebbe dovuto riparare gli anziani o gli sportivi intenti a lanciare le loro bocce o magari coprirli dalla pioggia durante le giornate invernali, grazie a quel famoso reticolato previsto dal progetto in cantiere. I lavori per la struttura, stando alle parole della responsabile Carolina Ritrovato, sarebbero dovuti durare circa sessanta giorni, grazie anche ad uno stanziamento di fondi comunali di sessantamila euro con i quali la ditta appaltatrice D.S.E avrebbe agevolmente portato a compimento l’opera. A distanza di circa un anno, le “bocce” sono più che mai ferme, e di tutto il progetto è rimasto solo un transennamento dell’area con una limitazione del passaggio ai soli addetti ai lavori. Peccato che di lavori e lavoratori non se ne vedano, e il campo da bocce è ancora nello stato in cui si trovava un anno prima. A questo punto la domanda sorge spontanea. I fondi comunali sono stati effettivamente stanziati? E se si, quali intoppi burocratici o quali responsabilità della ditta appaltatrice hanno impedito la realizzazione dell’opera? Forse il momento, visti le recenti vicissitudini in seno alla giunta comunale, non è dei più opportuni per discuterne e forse la Catanzaro pallonara è troppo impegnata nel seguire le alterne vicende della loro amata squadra di calcio per occuparsi di un “banale” campo di bocce. Ma credo che una risposta vada data, in particolare, a quei tanti anziani del quartiere di Mater Domini, anch’essi presenti nonostante l’intemperie alla consegna dei lavori, che si sfregavano le mani nell’immaginarsi il loro campo di bocce al coperto, grazie al quale avrebbero potuto occupare diversamente le loro lunghe e, a volte, solitarie giornate invernali.

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