sabato 30 ottobre 2010

Debiti, viaggi truccati e spazzatura, ovvero…una settimana in Calabria


Un miliardo e duecento milioni di euro. A tanto ammonta il debito sanitario calabrese che rende ridicole, al cospetto, le cifre altisonanti messe in palio dal superenalotto e sbalordiscono se messe a confronto con quelle dell’ultima finanziaria nazionale (circa 24 miliardi). Parte così, dunque, la difficile settimana calabrese, con l’annuncio da parte del suo presidente Scopelliti, il quale ha affermato che finalmente si è messa chiarezza nei conti e che ora il governo ci guarda con fiducia. Le premesse c’erano tutte: tanta era, infatti, la fiducia di Tremonti nel nostro governatore da inviare la Guardia di Finanza per controllare la situazione. Ora finalmente sappiamo a quanto ammonta il debito ( che tuttavia è registrato a fine 2008 non considerando i due anni successivi) e per la sua estinzione verranno utilizzati parzialmente dei fondi Fas. Per i non addett,i i fas sono fondi per le aree sottoutilizzate (un modo elegante per non dire sottosviluppate) destinati a favorire la ripresa economica. Noi li usiamo per pagarci i debiti!! A peggiorare il quadro si mette pure la commissione parlamentare sugli errori sanitari che, dopo un’attenta analisi, assegna proprio alla Calabria lo scettro della malasanità con 64 casi in un anno e 50 decessi. Ma la settimana ancora è lunga dal terminare e saltando da un argomento all’altro arriviamo alla notizia lanciata da “La Repubblica”, sul salatissimo conto presentato dall’onorevole Bova alla Regione Calabria. L’ex presidente del Consiglio Regionale, infatti, proclamandosi paladino contro le auto blu, ha pensato bene di utilizzare il proprio mezzo privato addebitando all’Ente regionale i costi dei suoi spostamenti. Risultato: 211 mila euro di benzina in 4 anni!! Davvero curioso il calcolo effettuato dal sito blizquotidiano.it che scrive testualmente “ Per aver speso 211.000 euro in quattro anni Bova avrebbe dovuto guidare per 1060 km ogni giorno, compresi Natale, Ferragosto e le domeniche tutte”, con una media di 144 euro al giorno di benzina. Restando in tema di trasporti, ma passando dall’auto agli aerei, segnaliamo i voli gratuiti da parte del Capitano della Dia di Reggio Calabria (recentemente trasferito a Livorno) Saverio Spadaro Tracuzzi. Dodici voli Alitalia per Roma per un costo di 1700 euro. Qui non è la cifra a sbalordire, quanto il generoso benefattore che ha pagato i biglietti di viaggio per conto del capitano dell’Arma. L’autore di questo atto di magnanimità risponde al nome di Luciano Lo Giudice, fratello del capocosca della ‘ndrangheta, Nino Lo Giudice detto “Il nano”. Non servono commenti. Passiamo infine, all’ultima notizia della settimana che riguarda i rifiuti di Napoli riversati qualche giorno fa nelle discariche di Pianopoli. 300 tonnellate al giorno di monnezza partenopea che continuerà ad arrivare per altri dieci giorni. Il fatto curioso è che nessuno sapeva del loro arrivo, tanto meno nessuno aveva acconsentito ancora al loro smaltimento. E’ di giovedì la dichiarazione di Scopelliti che annunciava l’arrivo dei tir dalla Campania. Peccato che questi stazionavano nei pressi di Pianopoli già da martedi e i poveri camionisti fermati prima dello scarico hanno annunciato che così gli aveva imposto di fare Bertolaso in persona. Forse, in onore a quel rapporto di fiducia tra Scopelliti e il governo, il capo della Protezione civile ha deciso di farci questo dono. Eppure in Calabria la spazzatura non manca ed è pure piuttosto variegata. Noi la raccolta differenziata l’attuiamo già da un pezzo: per le scorie radioattive ci sono i mari e il sottosuolo crotonese; l’arsenico i fanghi industriali e gli scarti delle raffinerie li riversiamo nella fiume Oliva, in provincia di Cosenza; altri rifiuti di dubbia provenienza li lasciamo macerare nei capannoni industriali della Seteco per respirare a pieni polmoni le loro benefiche e profumate essenze. Per fortuna, un’altra settimana è terminata, avanti la prossima.

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