giovedì 29 ottobre 2009

Precisazioni sul caso Why not

Nell'ultima settimana, due sono le notizie rilevanti sull'inchiesta "Why not". La prima è la sanzione decisa dal Csm nei confronti dell'ex procuratore generale di Catanzaro, Enzo Iannelli, che non potrà dirigere nessun ufficio giudiziario per un anno. Per chi non ricordasse le vicende ricordiamo che Enzo Iannelli dispose il contro sequestro degli atti di indagine richiesti dai pm salernitani, Gabriele Nuzzi e Dionigio Verasani,coordinati dal procuratore Apicella, i quali stavano indagando sul nuovo pool di magistrati a cui era stata affidata l'inchiesta Why not, dopo l'avocazione di De Magistris. L'accusa a carico dei magistrati di Catanzaro era quello di non aver indagato a dovere sulle inchieste Why Not e Poseidone, iniziate da De Magistris. Tenete bene in mente le parole in grassetto perchè torneranno utili al quadro complessivo della vicenda.
La seconda notizia è la richiesta al Gup da parte di 18 indagati dell'inchiesta Why Not ( tra cui spiccano l'attuale governatore della Calabria Agazio Loiero e l'ex presidente Giuseppe Chiaravalloti) di procedere con il rito abbrevviato allo stato degli atti. Questo rito evita il dibattimento e riduce notevolmente le fasi processuali, e la motivazione della richiesta è stata proprio quella di evitare lungaggini ed arrivare alla prova definitiva di innocenza nel piu breve tempo possibile. Una richiesta, dunque, del tutto legittima da parte degli indagati.
Quello che non tutti sanno, però, è che il rito abbreviato comporta anche:
  1. In caso di condanna ( eventuale), la riduzione automatica di un terzo della pena.
  2. L'udienza non sarà pubblica
  3. Esclude la possibilità che il giudice possa svolgere attività integrativa
  4. Impedisce al Pm di modificare l'imputazione
Insomma tutta una serie di elementi che vincolano il giudizio sullo stato attuale delle indagini, quelle stesse indagini che la procura di Salerno (e anche il Csm visto la condanna a Iannelli) avevano ritenuto insufficienti.
Concludo riportando testualmente una brevissima affermazione di un manuale di procedura penale ( Pisani, Molari, Corso, editore Monduzzi) sul giudizio abbreviato : "Il rito abbreviato può giovare anche all'innocente, anche se, sicuramente giova di più al colpevole.

Nessun commento:

Posta un commento