mercoledì 30 marzo 2011

Ospedale qui, ospedale la [Atto II]

di Frank Basetta
Non siamo degli indovini, né stregoni da bruciare al rogo. Ma quando mesi orsono avevo lanciato l’appuntamento a Marzo 2011 evidentemente qualcosa era intuibile. Ma cosa? Ripercorro brevemente il tema di questo mio intervento: locazione del nuovo ospedale Regionale, o per meglio utilizzare dei termini più “alla moda”, del nuovo hub di Catanzaro. In quel periodo vi era un confronto tra Comune e Regione sul dove posizionare l’area del nuovo ospedale e le idee erano delle più stravaganti e megalomani. Udite udite, si pensava addirittura di poterlo locare nel quartiere di Santa Maria! Ma signori miei, ma se gli interessi fossero stati in quel quartiere, non credete che già il Palazzo della Regione e il Campus universitario sarebbero beatamente felici nelle vallate della Motorizzazione? Evidentemente gli interessi erano maggiori per il quartiere di Germaneto, altrimenti non si sarebbe potuto spostare come a Farmville o Sim City un Palazzo della Regione. Ma ora voglio parlare di un ospedale, anche perché sulla sede della Regione non ci sarebbe molto da dire: Non spostano un sasso da mesi!
Nella vicenda del nuovo ospedale sono intervenuti esponenti locali ma anche, come giusto che sia, qualche esponente dei comuni dell’hinterland catanzarese. Leggevo proprio stamattina un comunicato, di non so quando, del sindaco di Petronà, il quale saggiamente faceva notare che l’ospedale poteva essere il pretesto per riallacciare i rapporti con i comuni che gravitano nell’area del Capoluogo. Quindi, io credo, in un’ ottica metropolitana sarebbe stato molto gradito se ci fosse stata una seduta del Consiglio comunale aperta a tutti i sindaci della provincia di Catanzaro in modo che ognuno potesse suggerire la propria idea. Cose dell’altro mondo? Non direi. Mesi orsono vi diedi appuntamento in questo mese poiché era intuibile che a due mesi dalle elezioni la certezza della costruzione di un ospedale data da un esponente del PDL avrebbe dato maggiori sicurezze ai votanti che si fa la scelta giusta, questa e altre opere saranno realizzate, il grande canale Regione-Provincia-Comune tutto all’insegna del PDL da e darà risultati! Certo, che poi Traversa è il neovigilante dei lavori della Cittadella Regionale (non gli bastava già il lavoro di neovigilante del Parco della Biodiversità?) e che probabilmente si sarà portato un paio di operai del cantiere di Germaneto su a Pontepiccolo per spostare due vasi…è un altro ragionamento! Satira a parte, il problema di Germaneto, come più volte detto nei miei interventi, è una bomba pronta ad esplodere da un momento all’altro. Costruendo in un’area dove non vi è Piano Strutturale Comunale (già Piano regolatore) vuol dire non sapere ben calcolare il congestionamento che tale area potrebbe produrre. Ragioniamoci, ora di punta: Universitari che terminano le lezioni, prendono la macchina e vanno via; Universitari che si recano per trovare parcheggio per le lezioni pomeridiane, prendono la macchina e arrivano; Parenti dei pazienti del Policlinico che vanno a trovare i propri parenti; Professori che terminano le lezioni e vanno via; Personale del Policlinico; Personale della Regione; Persone che si recano alla Regione per certificati; Medici che si recano a lavoro nell’ospedale; Parenti e pazienti dell’ospedale; Operai delle aziende che terminano il loro turno di lavoro… Il tutto in un’area concentratissima significherebbe ricreare lo stesso identico clima di congestionamento che già è presente nell’area del nuovo Ospedale. E non contiamo le abitazioni che sorgeranno, quindi immaginatevi si una strada a doppia corsia e a doppia carreggiata, ma che ad un certo punto collassa. Rielaborando il tutto, se si è deciso di occupare quell’area va evitato ogni tipo di isolamento con quell’area. Vanno creati collegamenti trasversali che conducano da via Lucrezia della Valle a Germaneto evitando strade piene di tornanti e creando gallerie per velocizzare, da Santa Maria a Germaneto (collegamento previsto dalla 106); e la dove tramite collegamenti stradali si impiega troppo tempo rendiamo effettivo il collegamento con la futura metropolitana. A proposito, è si prevista una fermata al Policlinico, ma all’ospedale? Su un articolo di oggi della Gazzetta del Sud Online leggevo che sarà nell’area del Policlinico ma che avrà una struttura distaccata, ma quanto distaccata? E’ il caso di prevedere un allungamento del tracciato(possibilmente a spese della Provincia in modo che non si perde altro tempo con il rilascio e il ricalcolo dei fondi)? E’ il caso di cominciare a pensare che in quell’area posteggi già al giorno d’oggi non ci sono e con un ospedale si andrebbero praticamente ad annullare? E’ il caso di pensare che esiste una Facoltà di Farmacia che andrebbe annessa e che tutto ciò comporta nuove macchine? E’ il caso di pensare che quest’area sta diventando una giungla? Con questo argomento ritorneremo con l’atto III ai primi di Maggio 2011, il vostro Frank Basetta nel frattempo vi augura di pensare, pensare e pensare…

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